Giornata Mondiale della Salute ed emergenza Covid-19: le sfide per il mondo dell’innovazione

Il 7 aprile di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale della Salute e per l’occasione l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) programma una serie di iniziative internazionali, proponendo misure ed interventi per il potenziamento del sistema sanitario e per la sensibilizzazione dei cittadini.

Cenni storici

E’ ormai da oltre 70 anni che la Giornata Mondiale della Sanità viene celebrata il 7 aprile, data in cui si riunì nel 1948 per la prima volta l’Assemblea Mondiale della Salute, e da allora questa rappresenta un appuntamento fisso per promuovere veri e propri programmi a lungo termine di cui si suggerisce la realizzazione ad ogni Paese del mondo.

Le sfide 2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

La Giornata Mondiale della Salute 2020 è l’anno dedicato al supporto di infermiere e ostetriche, figure indispensabili per il mantenimento giornalieri delle strutture ospedaliere.

Sono queste le figure che si interfacciano maggiormente con i pazienti e le loro famiglie, che creano un ponte tra i tecnicismi medici e l’impatto umano di problemi legati alla salute.

In questa giornata verrà inoltre lanciato il Report sulla situazione dell’assistenza infermieristica 2020, in cui saranno evidenziate le esigenze numeriche di figure professionali con una paga commisurata a servizi e qualità delle cure da loro forniti.

Ma cosa c’è da festeggiare?

Queste esigenze hanno tutte un altro significato oggi, alla luce della pandemia di Covid-19 che ha colpito il nostro Paese e il mondo. Questa è oggi la vera sfida. L’integrazione di personale, il potenziamento delle strutture, il materiale sanitario sono emergenza, non più retorica, mentre c’è la corsa all’ultima mascherina e gli sforzi di tutti i professionisti del settore sembrano insufficienti.

L’Italia della solidarietà

In Italia, dove il ridimensionamento del contagio sembra ancora lontano, misure drastiche sono state attuate, a rispetto di uno dei principi fondamentali della costituzione, l’art. 32, che considera la tutela della salute un fondamentale diritto dell’individuo e della collettività.

Sappiamo, tuttavia, che nel resto del mondo non è così, soprattutto per quelle realtà in cui non tutti hanno accesso all’assistenza sanitaria gratuitamente.

Ci stiamo interrogando in questi giorni sulle responsabilità del sistema sanitario e sulle aree migliorabili, ma è forte la consapevolezza che l’impegno, la solidarietà e la prevenzione di ognuno di noi possono salvare la vita di tutti.

Inoltre, tantissime sono ad oggi le aziende private che stanno convertendo la loro produzione per garantire protezioni e materiale di supporto indispensabile per gestire l’emergenza sanitaria. Camici, mascherine, disinfettante e dispositivi medici vengono prodotti in questi giorni da rinomate case di moda italiane, aziende automobilistiche e di altri settori produttivi.

Abbiamo bisogno del futuro: startup innovative in campo

Nessuno fa un passo indietro, soprattutto il mondo dell’innovazione.

Tutti intendono dare una risposta solidale e universale ai bisogni di salute dei cittadini.

Una grande spinta viene infatti dal campo dell’innovazione e della tecnologia, che si è mobilitata per rispondere in pochissimo tempo alla chiamata di enti locali e Protezione Civile e alle esigenze di tutto il Paese, che si è trovato a dover fare i conti con carenza di materiale sanitario, ma che ha anche dovuto imparare velocemente a lavorare in modalità smart working e garantire i servizi essenziali, talvolta anche da remoto.

Le startup e le imprese innovative conoscono da sempre il loro potenziale, e oggi ancora di più stanno dimostrando il loro forte contributo e tanta solidarietà, offrendo gratuitamente i propri servizi e in alcuni casi indirizzandosi straordinariamente verso la produzione di componentistica sanitaria.

E’ questo il caso di Isinnova, l’azienda che ricorrendo alla stampa 3D ha inizialmente prodotto valvole di emergenza per respiratori, successivamente integrate alle maschere EasyBreath di Decathlon, grazie all’idea del Dott. Roberto Favero. La valvola Charlotte, questo il suo nome, viene applicata ad una maschera da snorkeling e la trasforma in un respiratore di emergenza. La maschera è stata inizialmente testata presso l’ospedale di Brescia ed è oggi distribuita su scala nazionale, in attesa dei rifornimenti elettromedicali ufficiali.

Come dichiarato dalla startup che ha sviluppato l’idea, né la maschera né il collegamento valvolare sono certificati, e il loro utilizzo è una risposta celere ed efficiente alla situazione di difficoltà.

Tuttavia, il progetto della valvola Charlotte è stato brevettato, ma resterà ad uso libero di modo che tutti gli ospedali possano usufruirne.

Immagine: isinnova.it

La rapida distribuzione di questo articolo è inoltre stata inoltre agevolata dal lavoro di un’altra azienda, Oldrati Group, che si occupa di produzione manifatturiera e ha creato uno stampo per riprodurre la valvola della Easy-Covid19 su scala industriale. In questo modo la riproduzione di stampaggio di plastica ad iniezione permette di standardizzare la produzione e garantire precisione e velocità.

Sebbene data l’emergenza sia difficile – se non impossibile – certificare questi dispositivi prima dell’utilizzo, iniziative come queste rappresentano una risposta rapida e a volte l’unica speranza per salvare la vita di chi in questo momento sta lottando contro il virus.

Infine, tra le iniziative locali che hanno creato una vera e propria rete solidale ci teniamo a menzionare l’Associazione Culturale “Francesco Marco Attanasi ONLUS”, che ha lanciato il progetto #cifacciamoin3D, producendo finora oltre 1000 visiere protettive già in parte distribuite nelle strutture sanitarie salentine e richieste anche dall’ospedale “Luigi Sacco” di Milano.

Giuseppe Toma e Matteo Greco, i promotori dell’iniziativa, hanno lanciato un appello social coinvolgendo associazioni, startup, istituti superiori e tanti maker che hanno messo a disposizione la propria stampante 3D per contribuire e supportare il progetto.

Anche noi abbiamo dato il nostro contributo, cercando di sostenere l’ecosistema delle startup offrendo la possibilità a 3 startup early-stage di ottenere una consulenza gratuita di un’ora per avere dei feedback su impostazione di Pitch Deck/P&L Statement, proprio perché crediamo che la solidarietà e il networking sono sempre importanti, soprattutto nei momenti di difficoltà.

Il mondo dell’innovazione sta davvero dimostrando in questi giorni di essere pronto ad affrontare sfide sempre più difficili, e che startup e PMI innovative possono concretamente fare la differenza anche nel settore della salute.

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