Io sono Salvatore

Andiamo a trovare Salvatore a Santa Maria di Leuca, il punto più estremo del tacco d’Italia, rinomata località turistica e punto d’incontro del Mar Adriatico e del Mar Ionio.

Salvatore è innamorato del mare, e anche se lavora nell’azienda agricola di famiglia, trova sempre il modo di dedicare intere giornate alla pesca subacquea, la sua più grande passione.

La storia di Salvatore

La vita di Salvatore però, negli ultimi 4 anni è cambiata: a seguito di un incidente d’auto che l’ha visto coinvolto con la moglie e la figlia, ha dovuto subire l’amputazione dell’avambraccio sinistro, a causa delle ferite riportate.

Il sorriso di Salvatore però lascia intendere la sua tenacia, tipica di una persona forte, che, seppur sconvolta dal tragico evento, ha avuto il coraggio di non abbandonarsi alla sua situazione.

Anche lui però ha avuto paura. Paura di non poter più fare ciò che amava.

Subito dopo l’incidente, uscito dalla sala operatoria, ha subito pensato: “posso tornare a pescare?” “sarò in grado di impugnare un fucile? Saprò mantenere l’equilibrio?”.

Oggi Salvatore ci dice orgoglioso che ce l’ha fatta, e ci porta in barca con lui,  e poi ad esplorare i fondali blu del suo mare, in cui si muove disinvolto e completamente a suo agio.

Quando ti trovi a dover affrontare situazioni di questo tipo, è facile abbandonarsi alla disperazione e perdere la forza di reagire, però la luce che brilla negli occhi di Salvatore quando ci racconta del momento in cui è tornato a pescare, ci lascia intendere che lui non si è perso d’animo.

“La prima volta che sono riuscito a pescare dopo l’incidente è stata un’emozione fortissima.” dice “Quando sono riuscito a colpire il primo pesce è stato bellissimo”.

Non sono mancati però i momenti difficili, ci racconta di quando ha visto per la prima volta sul muro la sua ombra, una grande sofferenza per lui, perché in quel momento ha capito come lo guardavano gli altri.

Cosa cerca Salvatore in una protesi?

Oggi Salvatore usa una protesi mioelettrica, ma pensa a quali caratteristiche dovrebbe avere la sua protesi ideale. Vorrebbe una protesi robusta, con un’estetica robotica, che garantisca precisione nei movimenti.

“Ti accorgi di quanto è precisa una mano nel momento in cui non ce l’hai più”, per questo oggi utilizza la protesi come supporto della mano destra.  Chiaramente, da appassionato di pesca, ha il sogno di avere una mano waterproof, ed è fiducioso che le nuove protesi high-tech possano esaudire questo suo desiderio.

Insomma, Salvatore è una persona piena di vita, perché quando assapori determinate sensazioni le prospettive ti cambiano, cambia la scala delle tue priorità.

Non teme limiti Salvatore, perché è la dimostrazione che anche nella diversità qualsiasi obiettivo si possa raggiungere!

Continua a seguirci, vi racconteremo presto della protesi che stiamo preparando per Salvatore!

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